martedì 26 novembre 2013

Terremerse: positivo il preconsuntivo 2013



Il preconsuntivo 2013 della Cooperativa Terremerse presenta dati di notevole positività, sia in rapporto al quadro generale dell’economia e della finanza in Italia e in Europa, sia in rapporto alle potenzialità di sviluppo che evidenzia. La proiezione ottenuta sul consuntivo al 30 settembre prospetta un utile d’esercizio, con un consolidamento del fatturato complessivo a 157 milioni di € e un leggero, ma significativo, recupero sul piano della prevalenza mutualistica, ossia dell’attività svolta con soci rispetto al totale.
L’esercizio 2013, in via di conclusione con un saldo attivo, sarà l’ultimo prima di una riorganizzazione aziendale di largo respiro che, a partire dal 2014, rilancerà ulteriormente la competitività e la capacità di fare accumulazione della Cooperativa, focalizzando il ruolo di Terremerse nella logistica avanzata e nel marketing per i mercati nazionali e per l’internazionalizzazione.

Nella composizione del fatturato le agroforniture spiccano un ulteriore balzo in avanti, passando dai 53 ai 60 milioni di € (+13%), con il consolidamento del margine acquisito. L’incremento più significativo si deve ai settori dei fitofarmaci (+25%) e dell’impiantistica e irrigazione (+35%).

Il settore cerealicolo realizza il record assoluto di volumi ritirati, in un’annata caratterizzata da rese modeste dei cereali a paglia e dalla fortissima concorrenza di 50 impianti per biogas tra Ravenna e Ferrara, che sottraggono ogni anno molto mais alla destinazione mangimistica e alimentare, con il sostegno di determinanti provvidenze pubbliche. Le consegne hanno raggiunto quota 133mila tonnellate contro le 115mila del 2012 (+15,65%). Anche quest’anno, oltre 300 nuove aziende hanno consegnato a Terremerse,  gratificandoci con la loro fiducia. Un risultato che premia la qualità del nostro servizio e l’apertura dimostrata nella costruzione di alleanze con il Consorzio Italiana Stoccaggi e con SADA/ANB. L’ottimo risultato conseguito nella raccolta purtroppo non viene altrettanto premiato dall’attuale andamento del mercato, sempre volatile e complessivamente in flessione.

Il settore carni realizza una buona performance, conseguendo un risultato di budget superiore alle aspettative, dopo la perdita di tutto il fatturato di carni macinate per Unicoop, che contribuiva a determinare l’utile di gestione fino al 2011. Il lavoro fatto nella gestione del salumificio, per acquisire maggiore convenienza di prezzo senza intaccare la qualità dell’offerta, ci premia assorbendo le persistenti difficoltà del prosciuttificio a remunerare i propri costi e prospettando importanti successi in nuovi mercati in Italia e all’estero.

Il settore macchine subisce una pesante flessione di fatturato e di margini, pur spuntando la migliore performance di vendite rispetto alle concessionarie Same Deutz Fahr del mercato nazionale: un segno inequivocabile delle difficoltà del settore, in assenza di provvedimenti di sostegno, pur ripetutamente annunciati.

Infine, il comparto dell’ortofrutta segna un calo di volumi conseguente alle avversità climatiche dell’anno,  che deprime il valore degli sforzi effettuati in ordine all’ottimizzazione della produttività e del contenimento dei costi variabili. L’utilizzo solo parziale degli stabilimenti di lavorazione accresce l’incidenza dei costi fissi, rafforzando l’opportunità delle scelte di ristrutturazione messe a punto negli scorsi mesi: la concentrazione delle lavorazioni, la ricerca di partner con cui condividere sinergie per realizzare congiuntamente il completamento di gamma e l’accesso all’innovazione di prodotto, da cui dipende la possibilità di rilanciare la capacità del settore di produrre reddito per i soci e per le strutture cooperative.

mercoledì 30 ottobre 2013

Cereali: i contratti di valorizzazione 2013/2014


La continua ricerca del miglioramento quali-quantitativo delle colture cerealicole, ottenuto anche attraverso l’adozione delle linee tecniche produttive messe a punto dal lavoro del Settore Ricerca e Sviluppo e consigliate dalla nostra Rete Tecnica, deve trovare un adeguato riscontro sui mercati di sbocco.
La qualità dei cereali nasce attraverso l'impegno del produttore agricolo: a Terremerse spetta il compito di conservarla e di valorizzarla sui mercati.
Per fare questo è fondamentale una gestione differenziata del prodotto conferito.
Tale differenzazione permette a Terremerse di soddisfare le specifiche richieste dell’industria molitoria uscendo dalla logica delle produzioni indifferenziate.
Su questa politica da anni la Cooperativa investe e per tale motivo si confermano i Contratti di Valorizzazione.

Ai produttori che aderiranno a questi Contratti andranno riconosciuti premi per la valorizzazione. I premi sono collegati al raggiungimento delle caratteristiche qualitative minime definite da ciascun contratto. Ai contratti, inoltre, sono allegati i Disciplinari di Produzione in cui sono indicate le linee tecniche produttive più adeguate per il raggiungimento delle caratteristiche qualitative e quantitative.


Contratti di Valorizzazione che la Cooperativa propone per la Campagna 2013/2014:

Frumento Duro
Contratto Grano Duro Alta Qualità Barilla
Contratto Grano Duro Linea Baby Food
Frumento Tenero
Contratto Grano Tenero Speciale Linea Baby Food
Contratto Grano Tenero Fino Linea Baby Food
Contratto Grano Tenero Biscottiero
Contratto Pane BIO

Per studiare le soluzioni più idonee alle esigenze degli agricoltori e avere tutte le informazioni necessarie, occorre prendere contatto con i Tecnici della Rete di Terremerse.

giovedì 12 settembre 2013

E’ uscito il nuovo Speciale Cereali di Terremerse


E’ appena uscita la nuova edizione delle “Speciale Cereali autunno vernini 2013-14” edito dalla Cooperativa Terremerse.
In uno scenario di mercato sempre più mutevole caratterizzato anche da andamenti climatici che con maggiore frequenza impattano in modo pesante sul ciclo produttivo, lo “Speciale Cereali” fornisce agli imprenditori agricoli quelle informazioni utili che possano assisterlo in tutte le fasi - dalla programmazione delle semine alle tecniche di coltivazione - per ottenere buone rese e le migliori qualità a un costo conveniente.
Quest’anno, oltre alla ormai consolidata collaborazione della principale industria pastaria italiana che attraverso il proprio articolo presenta un'analisi puntuale e completa sul mercato del grano duro, si aggiunge l’analisi dell’industria molitoria attraverso un intervento del proprio Presidente.
Con questi articoli di autorevoli rappresentanti dell’industria agroalimentare, lo "Speciale Cereali autunno vernini" di Terremerse consolida la propria funzione di strumento d’informazione aggiornato in una logica di filiera.

Sommario

Il punto sull’organizzazione commerciale dei cereali in Italia e i problemi ancora irrisolti
Augusto Verlicchi – Direttore Cerealproteici Terremerse

Grano duro: una coltivazione su cui contare
Emilio Ferrari - Responsabile Acquisti Grano Duro e Semola, Barilla G. e R. Fratelli S.p.A. - Parma

Le criticità economiche e finanziarie del settore molitorio
Ivano Vacondio - Presidente ITALMOPA (Associazione Industriali Mugnai d'Italia), Roma e Presidente Molini Industriali Spa, Modena

Il ciclo di sviluppo del frumento: le fasi chiave della produzione
Giovanni Candolo - Ricerca e Sviluppo Terremerse

La concimazione del frumento
Valerio Bucci - Ricerca e Sviluppo Terremerse

Il diserbo dei cereali: una campagna 2012-2013 difficile da dimenticare per l’eccezionale andamento climatico
Denis Bartolini - Ricerca e Sviluppo Terremerse

Difesa del frumento tenero e duro
Gianfranco Pradolesi e Gianfranco Donati - Ricerca e Sviluppo Terremerse

lunedì 26 agosto 2013

Cereali a paglia: prime valutazioni sulla campagna 2013


Le operazioni di raccolta dei cereali a paglia sono terminate ed è già possibile fare alcune valutazioni di massima sui risultati produttivi di questa campagna, che purtroppo non hanno brillato e nella maggior parte dei casi si sono rivelati molto bassi.
Quasi ovunque le produzioni e le caratteristiche qualitative principali si sono rilevate inferiori a quelle dello
scorso anno.
Questo è dovuto principalmente all’abbondante piovosità di quest’anno che non ha certamente favorito il normale sviluppo vegetativo dei cereali a paglia e, spesso, i ristagni idrici hanno creato un ambiente non favorevole alla colture stesse e a volte non ha consentito di effettuare concimazioni, diserbi e i trattamenti di difesa nei giusti tempi.
I risultati sono stati molto altalenanti nei diversi areali, anche nelle aziende agricole della stessa zona, proprio in funzione delle condizioni di drenaggio presenti.
Oltre alla piovosità, gli sbalzi di temperatura, con forte escursione termica giorno/notte, possono essere una delle cause del minor numero di cariossidi/spiga, che insieme al minor numero di culmi giustificano le rese inferiori alla norma.
In generale la produzione è stata inferiore del 15/20 % rispetto al 2012, con rese medie che variano a seconda degli areali produttivi.
«Nell’area del ravennate possiamo dire che per quanto riguarda i frumenti teneri, quelli comunemente chiamati “misti rossi”, hanno reagito meglio alle sfavorevoli condizioni atmosferiche con rese medie che oscillano tra i 6-6,5 tn/ha, con anche delle punte per alcune varietà che hanno superato le 8 tn/ha; mentre per i frumenti teneri “bianchi” e il frumento duro le cose sono andate diversamente ed escono più penalizzati – spiega Augusto Verlicchi, Direttore settore cerealproteici di Terremerse -  Stessa situazione, ma con rese medie leggermente inferiori nell’area del ferrarese: 5,5-6,5 tn/ha per i grani teneri rossi e 5 -6 tn/ha per i grani teneri bianchi, 4,5-5,5 tn/ha per il grano duro.»
Anche da un punto di vista qualitativo la situazione dei frumenti teneri e del frumento duro è molto disforme
e certamente notevolmente diversa rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda i teneri, la prevalenza di prodotto con peso ettolitrico da 78/80 è compensato con partite che presentano pesi elevati di 83/84, con un livello proteico medio di circa 12,50 -13. Per i duri un peso ettolitrico medio attorno a 79-80 e un livello
proteico medio da 12 a 13, comunque di quasi 2 punti inferiore allo scorso anno, con purtroppo un aumento di cariossidi Volpate e soprattutto del “Bianconato”, un po' su tutte le varietà.


«Per quanto riguarda il dato sulla quantità ritirata da Terremerse, il risultato è molto confortante e in controtendenza rispetto a un generale calo produttivo: infatti abbiamo superato il quantitativo ritirato lo scorso anno – sottolinea Verlicchi - In termini generali, il nostro dato è certamente più interessante se lo rapportiamo al lieve incremento delle superfici, che il bollettino Agrit di giugno ha stimato per l’Emilia Romagna: appena un + 3% rispetto al 2012». Mentre per quanto riguarda la situazione delle superfici a
livello nazionale, sempre il bollettino Agrit appena pubblicato sul sito del Ministero delle Politiche Agricole stima:
• Frumento duro:
1.081.000 ettari (-17% rispetto al 2012);
• Frumento tenero:
601.000 ettari (-3%);
• Orzo:
274.000 ettari (+ 2%).
Le rese produttive inferiori alla norma sia di frumento tenero e sia di frumento duro, con oscillazioni notevoli
anche nell’ambito delle stesse varietà, le caratteristiche merceologiche in molti casi al di sotto degli standard normali con pesi specifici e indici proteici mediamente bassi in particolare per frumenti duri, creano i presupposti per una campagna commerciale difficile e dall’andamento incerto.
Dopo un’annata, quella scorsa, caratterizzata da prezzi di tutto rispetto, assistiamo in quest’avvio di campagna al un calo di tutte le precedenti quotazioni, soprattutto per effetto di una maggior disponibilità di prodotto nella U.E. L’andamento stagionale sta favorendo le buone rese produttive degli altri Paesi europei, anche se ancora regna una certa incertezza sulla qualità dei raccolti.
Il contesto di riferimento, dunque, si presenta diverso a quello dello scorso anno, quando gli effetti della siccità sulle produzioni avevano influenzato positivamente la partenza delle quotazioni dei principali cereali.
Quest’anno c’è quindi da attendersi un situazione commerciale “più normale” rispetto a quella del 2012: la differenza sarà molto incentrata sugli aspetti qualitativi dei diversi areali produttivi.
Conclude Verlicchi: «A fronte, comunque, di annate produttive che da un punto di vista climatico si differenziano notevolmente e che influiscono non solo sui risultati produttivi ma anche a livello commerciale, la corretta gestione “agronomica”, a iniziare dalla sistemazione e preparazione del letto di semina, passando per una giusta fertilizzazione impostata su una “analisi del terreno” per evitare sprechi ma anche carenze, un’attenta e puntuale difesa, l'individuazione della “tipologia” e della “varietà” più adatta all’areale di produzione e la valorizzazione mercantile, compreso la gestione commerciale e la sua immissione sul mercato, diventano fattori determinanti e irrinunciabili per mantenere la redditività della coltura».

martedì 2 luglio 2013

Cereali a paglia Campagna 2012-13


Questa campagna di commercializzazione dei cereali a paglia si può senza alcun dubbio annoverare fra le migliori delle ultime annate. L’aumento dei prezzi di mercato, le nostre politiche commerciali sui mercati di sbocco e il contenimento dei costi che la Cooperativa persegue da diversi anni, hanno consentito di proporre ai nostri Soci prezzi di liquidazione, per i cereali conferiti nella gestione commerciale annuale, di tutto rispetto e competitivi con i maggior competitori del settore. «Ancora una volta Terremerse ha difeso il reddito dei cerealicoltori, migliorando nel contempo il proprio posizionamento di mercato – sottolinea Augusto Verlicchi, direttore del settore cerealproteici.
La campagna di commercializzazione appena conclusa è stata caratterizzata da diversi eventi, alcuni dei quali hanno contribuito a determinare le tendenze dei prezzi sui mercati cerealicoli, sia a livello Nazionale, sia Internazionale. Alla fine di luglio e agli inizi di Agosto 2012 gli allarmi sulla siccità negli Stati Uniti si sono moltiplicati e le prime stime sui danni, fornite dal Dipartimento dell’Agricoltura Statunitense, hanno contribuito a spingere al rialzo i prezzi di tutti dei cereali. Va ricordato che il raccolto del mais negli USA era stimato al di sotto di 330 milioni di tonnellate, 45 in meno rispetto alle precedenti previsioni, spingendo il Segretario di Stato all’agricoltura a dichiarare lo stato di calamità naturale in oltre 26 stati. In un mese, il prezzo del mais è aumentato del 42%, quello del frumento del 34% e del 17% quello della soia. In ottobre, poi, al termine della campagna di raccolta nell’Unione Europea, che ha visto penalizzare la resa produttiva causa la siccità, il Governo Ucraino ha annunciato l’intenzione di limitare a 19,4 milioni di tonnellate le esportazioni complessive dei cereali per l’intera campagna di commercializzazione 2012-13.
«Di tutto questo se ne sono avvantaggiati i principali mercati, compreso il nostro, che, nonostante fosse partito in ribasso, ha registrato come gli altri mercati quotazioni di prezzo in aumento fino alla fine del 2012 – spiega Verlicchi - Dal punto di vista commerciale, i prezzi dei cereali sono stati decisamente migliori rispetto alla campagna commerciale precedente, incrementando in generale la redditività della coltura e compensando, in alcuni areali, la minor resa produttiva. Ritengo di poter affermare, senza smentita, che per quanto riguarda il frumento tenero e duro la campagna appena trascorsa è stata per i cerealicoltori una buona campagna, ce n’era bisogno! Per quanto riguarda i quantitativi ritirati, Terremerse, pur in un’annata particolare caratterizzata dalle bassissime rese produttive del mais, sorgo, soia e girasole, ha ritirato ben 111.763 tonnellate di cereali».
Questo anche grazie al fatto che nel 2012 alle 170 aziende nuove Socie del 2011, se ne sono aggiunte altre 251, portando il numero complessivo dei nostri conferenti cerealicoltori a 1.538. Rispetto alla precedente campagna, abbiamo registrato un forte aumento dei quantitativi dei cereali a paglia + 40% ma, causa la siccità, una forte riduzione dei cereali primaverili, il cui quantitativo è risultato inferiore del 53%. Questi dati crediamo parlino da soli e siamo convinti confermino la bontà delle nostre strategie e la serietà che abbiamo sempre tenuto nei confronti di tutti i produttori che continuano a darci fiducia attraverso il conferimento delle loro produzioni.
Il Comitato Cereali di Terremerse, nel corso della sua ultima riunione, approvando i prezzi di liquidazione dei cereali a paglia, ha espresso un giudizio più che positivo in considerazione delle quantità da liquidare e ha confermato ancora una volta la validità di questa formula commerciale, quale strumento ottimale per la miglior valorizzazione del prodotto sul mercato di sbocco.
Difendere la qualità prodotta nei campi recuperando i costi di produzione sostenuti dai cerealicoltori in un anno di lavoro, è per Terremerse un impegno che inizia dalla pianificazione alla puntuale assistenza tecnica-agronomica, che assicuriamo sempre con i nostri consulenti presenti sui territori, per proseguire con la gestione del ritiro e lo stoccaggio, e terminare con la fase della commercializzazione. I risultati raggiunti dalla Cooperativa a difesa del reddito dei produttori e la crescente fiducia delle nuove aziende ci inducono a continuare sulla strada intrapresa.
Il nostro impegno primario rimane quello di conservare e valorizzare al meglio le produzioni conferite per migliorare il reddito delle imprese agricole.

mercoledì 26 giugno 2013

Aperto il Centro di Ritiro cerealproteici di Burana


In vista dell’avvio della nuova campagna conferimento dei cereali a paglia e nell’ottica di migliorare il servizio sul territorio, quest’anno sarà operativo il Centro di Ritiro di Terremerse a Burana di Bondeno (via Virgiliana 319/B).
Per informazioni di carattere operativo, logistico e gestio-nale si può contattare la referente di zona, Manola Galanello, al numero 335 5773707; oppure ci si può rivolgere direttamente all’ufficio Terremerse di Burana (via Virgiliana 309, vicino alla Coop Giulio Bellini - Vivaio Albaverde) dal lunedì al venerdì ore 8-12.30 e dalle 14.30-18.00.

lunedì 17 giugno 2013

E’ uscito il nuovo numero della rivista Terremerse


E' uscito il numero 3-2013 (giugno) della Rivista "Terremerse territori e mercati in rete". Come di consueto, sono molti e interessanti gli argomenti trattati. Di seguito il sommario.
La rivista è inoltre consultabile anche online da questo sito (previa registrazione) con la modalità “sfogliabile” oppure da iPad (previa abilitazione da parte della Redazione).


Editoriale:
Terremerse: il bilancio 2012

Notizie dalla Cooperativa:
“Programma Fedeltà”: novità per i soci Terremerse
Consenergy2000: i Soci Terremerse risparmiano
Aperto il Centro di Ritiro cerealproteici di Burana
Nuovo Punto Vendita Agroforniture a Lugo
Adeguamento tassi del Prestito Sociale dall'1/06/13

Filiere:
Successo per la giornata cereali di Terremerse
Cereali a paglia Campagna 2012-13
Liquidazione cereali a paglia campagna 2012/2013
Elenco Magazzini conferimento cereali 2013
La cimatura del vigneto: classica, precoce o tardiva

Agrotecnica:
Indicazioni fitosanitarie e agronomiche
Controllo delle Infestanti
Equisetum: infestante perenne difficile da gestire
Nutrizione per fruttiferi e pomodoro da industria

Focus:
Maculatura bruna del pero

Agricoltura di precisione:
Monitorare la risposta produttiva della coltura

Macchine e attrezzature:
Lavorazione del terreno: quale aratro scegliere

Giardini e Orti:
Spazi verdi: dal progetto alla realizzazione. Fase 3
Come salvaguardare l’orto durante le vacanze

Attualità:
Piccoli allevamenti familiari

Appunti digitali:
LibreOffice: testi, calcoli disegni e non solo

Cucina:
Delizia di fegato di Vitellone con verza brasata su crostone di polenta con salsiccetta di manzo e suino

martedì 28 maggio 2013

Successo per la giornata cereali di Terremerse


Come accade da diversi anni a questa parta, la giornata “Cereali Autunno-Vernini: attività di sperimentazione e novità tecniche”, organizzata da Terremerse, ha ottenuto un grande successo in termini di partecipazione e di consenso da parte dei tanti imprenditori agricoli, clienti, tecnici e fornitori che vi hanno partecipato.
Il giorno 24 maggio, gli oltre 200  presenti nel campo sperimentale di Terremerse, sito all’Azienda Fabri Guarini Dr. Cosimo di Camerlona (RA), hanno seguito con attenzione il programma di visita predisposto dalla Ricerca e Sviluppo della Cooperativa .
Nuove tecniche di concimazione e di difesa contro le malattie fungine, prove sperimentali di confronto varietale di grano duro e tenero sono stati gli argomenti trattati in maniera precisa ed esauriente da Gianfranco Pradolesi, Denis Bartolini, Valerio Bucci, Giovanni Candolo, Gianfranco Donati, Loretta Zanzi.

lunedì 27 maggio 2013

CerealPlus 2.0 con Syngenta e Terremerse


In collaborazione con Syngenta, Terremerse ospita la tappa di Ravenna del loro “CerealPlus 2.0”, in programma il 29 maggio a Camerlona (Campo sperimentale Terremerse – Azienda Fabri Guarini Dr. Cosimo, via Sant’Egidio).
A partire dalle ore 14, accompagnati da esperti agronomi sarà possibile vedere direttamente in campo tutte le novità Syngenta per il mondo della cerealicoltura.

lunedì 20 maggio 2013

Giornata Cereali 2013 a Camerlona



Venerdì 24 maggio alle ore 10 a Camerlona si svolgerà l’edizione 2013 della Giornata Cereali Terremerse: "Cereali Autunno-Vernini: attività di sperimentazione e novità tecniche".

Nel Campo Sperimentale Terremerse presso l’Azienda Fabri Guarini Dr. Cosimo (via Sant’Egidio – Camerlona) il team Ricerca e Sviluppo Terremerse illustrerà le attività sperimentali svolte in merito a: varietà, fertilizzanti, tecniche di concimazione, verifica degli agrofarmaci e delle loro modalità applicative.
Visita dei campi concimazione, difesa e varietali di frumento tenero e duro.

lunedì 13 maggio 2013

Terremerse: il bilancio 2012


Il bilancio 2012 di Terremerse ha dovuto fronteggiare difficoltà straordinarie. Le cause: da un lato gli effetti della crisi finanziaria, che ha fatto impennare i rischi commerciali e i rischi d’insolvenza anche di clienti che in condizioni normali sarebbero stati di assoluta affidabilità; dall’altro versante gli effetti dell’eccezionale siccità, che ha arrecato danni pesanti a tutte le attività di cui si occupa la Cooperativa.
Tuttavia Terremerse ha saputo reagire, mettendo a segno un aumento di fatturato, una riduzione dei costi di struttura e un recupero di marginalità. Il risultato finale: 157 milioni di € di fatturato complessivo, con un sostanziale pareggio, ottenuto non ricorrendo ad alcuna azione surrettizia di bilancio, né all’utilizzo di accantonamenti pur disponibili, ma attestando semplicemente il risultato della gestione caratteristica.

Più in specifico vi è da segnalare il risultato nelle Agroforniture, che accrescono ancora il fatturato raggiungendo i 52 milioni di €, contro i 48 del 2011. Va considerato che i primi mesi del 2012, caratterizzati dal prolungarsi della stagione invernale, hanno segnato il fermo assoluto dell’attività agricola e dei relativi consumi, allo stesso modo ha giocato la siccità estiva. La crescita del fatturato proviene da un mix di vendite nel quale i fertilizzanti, un prodotto povero di valore aggiunto, hanno prodotto l’incremento maggiore, ciò che di per sé comporterebbe una riduzione di marginalità. Vi è poi da considerare che il settore ha assorbito, nel corso dell’anno, costi di rete provenienti da altre filiere e dalla struttura generale di Terremerse. Il fatto che il margine contributivo della filiera cresca ancora in cifra assoluta, dimostra che la crescita del fatturato non è andata a scapito del consolidamento della marginalità, anzi.
Nel settore Cerealproteico la siccità ha compromesso i volumi di prodotto normalmente ritirati dalla Cooperativa, con la perdita di oltre 10.000 ton. sui volumi previsti in base all’andamento delle semine. Il mancato afflusso di prodotto è stato parzialmente recuperato dal prodotto di 250 nuove aziende che tra Ravenna e Ferrara hanno scelto Terremerse per la commercializzazione della loro produzione cerealicola, segno inequivocabile di competitività della Cooperativa nei confronti dei suoi competitors. Oltre alla siccità, si è aggiunta l’emergenza aflatossine sul mais, che ha comportato maggiori costi di analisi e rischi commerciali ingenti, con danni conseguenti anche sul reddito del servizio di essiccazione. Per far fronte a questa emergenza, fin dall’avvio della campagna di raccolta del mais, Terremerse ha deciso di attivare in via precauzionale su tutti i centri di ritiro della Cooperativa il proprio sistema di autocontrollo, confermando la trasparenza del proprio comportamento  nei confronti degli agricoltori consegnatari. Tutta la produzione analizzata è stata divisa fin da subito in lotti con livelli diversi di contaminazione; questo ha premiato la prassi di Terremerse di separare le partite sulla base delle specifiche caratteristiche. Nel complesso, comunque, la Cooperativa ha adottato una politica commerciale che ha accresciuto i volumi in vendita,  utilizzando in pieno le rimanenze del 2011 e sacrificando in parte le rimanenze finali per il 2013. Tutto questo ha consentito di chiudere l’esercizio con un margine contributivo di settore positivo e con liquidazioni ai soci competitive.
Il settore della Lavorazione delle carni ha subito nei primi mesi del 2012 la perdita della lavorazione del macinato di carne bovina, che aveva consentito buoni margini nelle ultime due annate. Poi la siccità ha comportato l’impennata dei costi di alimentazione del bestiame e l’aumento del costo delle materie prime nei mesi dell’estate/autunno. La contestuale difficoltà a scaricare sul mercato di sbocco l’aumento dei costi, ha comportato una flessione nel risultato d’esercizio della filiera. Già dai primi mesi del 2013 è stata messa in atto un’azione di recupero di marginalità e di conquista di nuovi mercati redditivi. Ci si attendono risultati importanti dall’adesione di Terremerse alla rete di promozione dell’export Romagna Coopfood. Anche sul mercato nazionale Terremerse ha messo in atto azioni, con la propria rete di agenti, finalizzate al recupero di spazi di mercato e margini.
Nell’Ortofrutta la siccità ha comportato una contrazione nei volumi consegnati dai soci. Si è realizzato così il risultato in volume più basso degli ultimi anni,  con la conseguente enfatizzazione di costi fissi, che segnano negativamente il risultato d’esercizio della Cooperativa nel comparto. All’inizio del 2012 Terremerse aveva condiviso con i soci la necessità di puntare alla migliore qualità nella produzione in campagna, scegliendo di non sostenere con risorse interne le produzioni non in grado di riscuotere l’apprezzamento del mercato al consumo, ma di concentrare il proprio impegno nella promozione delle componenti della propria offerta più in linea con la domanda di consumo. Ad oggi è in atto la predisposizione di un programma di marketing orientato alla valorizzazione della qualità prodotta in campagna e alla massima freschezza dell’offerta, con il ricorso alle migliori innovazioni nella logistica e la ricerca di nuovi sbocchi commerciali, premianti la qualità e la convenienza prodotta.

I risultati conseguiti fin qui sono stati ottenuti con il contributo determinante della base sociale, del management e dei dipendenti tutti, con quella coesione d’impresa che ha consentito a Terremerse di costruire alleanze e far fronte così anche ai momenti più difficili.
Tutto questo permetterà alla Cooperativa di affrontare le criticità e i rischi commerciali del 2013, apportando le correzioni necessarie a implementare la conquista di nuovi spazi di mercato e l’ottenimento di margini d’esercizio, che consolidino ulteriormente la sostenibilità economico-finanziaria delle nostre attività.

martedì 7 maggio 2013

Protocollo d'intesa fra ISA e ANB – SADA


ISA, la società che vede la partnership di Terremerse con Molino Spadoni S.p.A. e Molino Boschi S.r.l., e ANB - SADA, Associazione Nazionale Bieticoltori, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che porterà, nel giro di 18-24 mesi, alla costituzione di una società attraverso la quale saranno commercializzati i cereali e i semi oleosi ritirati e acquistati dalle due società.
Fra ISA e ANB-SADA è stato costituito ed è già operativo un organismo di coordinamento commerciale che si occupa della programmazione produttiva e della politica commerciale dei cereali e delle proteoleaginose.
«Italiana Stoccaggi Agricoli (ISA) partecipa con grande interesse – dichiara il Presidente Leonardo Spadoni – all’intesa con ANB-SADA, perché ritiene che possa divenire un’opportunità strategica di sviluppo di un’azione innovativa che investa tutta l’organizzazione del settore. Un’azione che, a nostro parere, deve partire dalla fase della coltivazione, per pianificare lo sviluppo della ricerca e divulgazione dei suoi risultati, passando per l ’adozione delle soluzioni tecnologicamente più avanzate per lo stoccaggio, per arrivare alla migliore integrazione possibile col mercato finale di sbocco.»
«Questo progetto – commenta il presidente di Confagricoltura - ANB, Mario Guidi – si inserisce nell’ambito del piano industriale di ANB approvato nel marzo 2011, confermando gli obiettivi che l’associazione si diede allora, ovvero costruire una business unit focalizzata sulla progettazione e realizzazione di filiere cerealicole e oleaginose, nonché sulla commercializzazione di grano, mais e semi oleosi, capace di fornire al mercato servizi innovativi e adeguati all’evoluzione dei mercati agricoli e agroindustriali.»
Terremerse, come Socio di ISA, ha sostenuto fin dall’inizio il progetto condividendone gli obiettivi, in quanto sono gli stessi che da anni la Cooperativa porta avanti attraverso le proprie politiche e strategie di integrazione e sviluppo, al fine di essere più competitivi valorizzando le produzioni dei Soci per contribuire a migliorare la redditività delle imprese agricole.

mercoledì 3 aprile 2013

Agricoltura di precisione: più servizi per il 2013


Sulla scia del lavoro svolto nel corso del biennio 2011-2012, orientato a sviluppare un approccio per la gestione dell’azienda in linea con i principi dell’agricoltura di precisione, cioè basato fondamentalmente sull’ottimizzazione dell’uso dei mezzi tecnici e la massimizzazione della produttività degli appezzamenti coltivati, Terremerse conferma anche per la stagione 2013 l’interesse per le soluzioni tecniche e la strumentazione utili a una gestione sostenibile delle diverse colture.
L’obiettivo è duplice: da un lato consolidare i servizi per il risparmio idrico già introdotti nella precedente annata, aumentando il numero di aziende servite; al contempo estendere l’approccio a una gestione mirata dell’appezzamento anche alle altre fasi del processo colturale (concimazione, difesa, raccolta del prodotto).
Si amplia così l’offerta di servizi di supporto tecnico che Terremerse intende mettere a disposizione delle aziende agricole, che riguarderanno le seguenti tematiche:
campionamento e mappatura della fertilità del terreno;
gestione dell’acqua e risparmio idrico;
monitoraggio delle produzioni nei cereali;
monitoraggio della vegetazione nelle colture da frutto;
gestione differenziata e variabile della concimazione.
Per ogni tematica sulla rivista “Terremerse – territori e mercati in rete”, verrà pubblicato un contributo che ha lo scopo di fornirne una descrizione più dettagliata, accompagnata da esempi e materiale ottenuto presso le aziende agricole che per prime nelle nostre zone hanno iniziato il percorso dell’agricoltura di precisione, così da far conoscere meglio come si possa adottare nella gestione pratica dell’appezzamento e quali servizi la struttura di Terremerse sia in grado di mettere a disposizione dell’azienda agricola.

giovedì 28 marzo 2013

Incontro per i produttori cerealicoli


Nell’ambito della propria attività rivolta all’aggiornamento tecnico/commerciale degli imprenditori agricoli, Terremerse organizza una serie d’incontri per i produttori cerealicoli, finalizzati anche a trasmettere i migliori consigli tecnici per  le colture primaverili.
A tale scopo è prevista una serata per mercoledì 3 aprile, ore 20.30 al Circolo Endas di Santerno (via Santerno-Ammonite, 192).

giovedì 14 marzo 2013

Riunioni per assicurazione produzioni agricole


Terremerse, in collaborazione con altre realtà cooperative e con varie società assicurative, ha valutato la possibilità di realizzare un programma mutualistico con la finalità di stabilizzare i redditi delle imprese agricole. Redditi messi a rischio dalle condizioni climatiche avverse che si sono riscontrate negli ultimi anni, con gravi danni alle produzioni, e dalla volatilità dei mercati.

Al fine d’illustrare tutti i dettagli di questo programma, denominato Fondo Orion, Terremerse ha organizzato una serie di riunioni: lunedì 18 marzo ore 20 a Faenza (Stabilimento Ortofrutticolo, via San Silvestro 38), martedì 19 marzo ore 20 a Imola (Centro Sociale “La Stalla”, via Serraglio 20), mercoledì 20 marzo ore 20 a Bagnacavallo (Sala Convegni Sede Terremerse, via Cà del Vento 21), giovedì 21 marzo ore 20 a Filo (Sala Riunioni Casa del Popolo, via VIII settembre 2).

mercoledì 6 marzo 2013

Prospettive dei seminativi nel ferrarese


“Costi colturali e prospettive economiche dei seminativi nel ferrarese” è il titolo del convegno che si svolgerà l'8 marzo 2013 alle ore 9 nell'Aula Magna dell'Istituto Tecnico Agrario Statale F.lli Navarra di Malborghetto di Boara (FE). Nel corso dell’incontro verranno esposti i risultati delle sperimentazioni svolte grazie alla collaborazione tra la Fondazione Navarra e la Fondazione Olao Gulinelli.
Durante la mattinata saranno illustrati i costi di coltivazione e la redditività di grano tenero, grano duro, colza, mais, soia e barbabietola da zucchero. L'analisi economica è stata realizzata sulla base dei reali costi sostenuti dall'azienda agricola della Fondazione Navarra nella campagna agraria 2011-2012. La condivisione dei risultati di questa indagine economica nasce dall'esigenza di disporre d’informazioni e di metodi che aiutino l'azienda agricola a fare scelte imprenditoriali mirate.
La seconda parte del convegno sarà dedicata a una tavola rotonda in cui i principali protagonisti della filiera delle colture cerealicole ferraresi si confronteranno sulle prospettive di mercato, sulla valorizzazione dei prodotti e sugli aspetti igienico sanitari (micotossine). Per l'occasione saranno presenti: Augusto Verlicchi, Direttore Filiera Cerealproteici Terremerse, Claudio Caselli, Capo Servizio Cereali del Consorzio Agrario Provinciale di Ferrara, Diego Scudellari, Direttore della OP Grandi Colture Italiane, Alessandro Zucchi, Direttore della Cooperativa Assistenza Produttori Agricoli di Ferrara.
Per vedere il programma dettagliato cliccare qui.

martedì 5 marzo 2013

Cereali: riflessioni per le semine primaverili


Questo articolo vuole fare alcune riflessioni sui primi sei mesi della campagna di commercializzazione della produzione cerealicola 2012. L’obiettivo è quello di dare alcune informazioni utili agli imprenditori agricoli che devono pianificare le semine primaverili dei cereali.
La campagna produttiva del 2012 ha avuto come denominatore comune, nella maggior parte degli areali produttivi, la fortissima siccità. Questo fattore nella prima parte della campagna ha messo in moto dei meccanismi a livello di mercato del prodotto fisico e dei futures, che hanno portato su tutte le piazze a un rialzo generalizzato dei prezzi dei cereali.
«Particolarmente significative sono state le previsioni che l’USDA mensilmente pubblica e che hanno contribuito a influenzare gli andamenti del mercato – spiega Augusto Verlicchi, direttore cerealproteici Terremerse - . Stime che per diversi mesi sono state improntate al ribasso delle rese produttive di soia e mais negli Stati Uniti e che hanno favorito il rialzo dei prezzi di tutti i cereali sui mercati mondiali. Le ultime stime USDA dell’11 Gennaio, danno una produzione mondiale di grano, mais e soia di 1.776 mln di tn, leggermente in aumento rispetto alle precedente stima di Dicembre, ma in netta riduzione di 42 mln di tn. rispetto alla campagna 2011/12. Nello specifico, il grano tenero è stimato a 654,31 mln di tn, in calo rispetto alle 696,94 mln di tn della produzione 2011/2012, e il mais è stimato a 852,30 mln di tn, anch’esso in diminuzione rispetto alla produzione 2011/12 che era di 883,54 mln di tn. Per la soia, invece, l’ultima stima ci indica una produzione di 269,41 mln di tn in aumento rispetto al 2011/2012».
Nell’Unione Europea la produzione complessiva di cereali è stata di 272 mln di tn, in riduzione sul 2011 di 9 mln di tn. Questa riduzione è dovuta in massima parte al mais e al frumento tenero, mentre l’orzo e il riso sono aumentati, stazionario, sempre sul 2011, il frumento duro.
In Italia, in controtendenza con il dato europeo, si è prodotto più frumento tenero e duro, mentre per il mais la diminuzione è stata maggiore rispetto alla media europea.
Da quanto scritto emerge immediatamente che un ruolo preminente è giocato dal clima. La sua influenza sulle produzioni agricole (in quantità e qualità) è il primo elemento che può modificare sostanzialmente le tendenze di mercato. Il secondo elemento, è rappresentato dai consumi che pur meno imprevedibili in quanto in costante aumento per effetto dell’aumento demografico, spesso risentono localmente di squilibri logistici, finanziari ed economici.
Il 2012 sarà certamente ricordato come un'annata fra le più calde e siccitose degli ultimi 50 anni, lo sanno bene la maggior parte dei produttori di mais, soia e girasole. In Italia la siccità ha colpito duramente, con assenza di piogge e temperature che hanno superato in diverse località i 40 gradi. Caldo record anche in Europa: colpiti tutti i Paesi della fascia mediterranea e in parte anche i paesi dell’Est europeo come Romania, Ungheria e Serbia. In alcune aree dell'Emilia Romagna si sono ampiamente oltrepassati i 30 giorni con temperatura massime superiore ai 35° C.
La carta della siccità, elaborata dal Servizio IdroMeteoClima dell’Arpa, mostrava alla fine di Agosto un deficit idricosu quasi tutto il territorio regionale da 100 a 300 millimetri d’acqua (siccità eccezionale dei suoli). Le colture che più hanno sofferto sono state il mais, il sorgo, le piante industriali (barbabietola, pomodoro e girasole) e le foraggere, con un calo delle rese stimato tra il 30 e il 60%. Diverse aziende hanno perso addirittura la totalità della produzione. Oltre a questa grave perdita di produzione, l’altro fattore che ha determinato la negatività per la nostra produzione di mais è stato il grave attacco del fungo Aspergillus, che ha generato l’insorgenza delle aflatossine: un grave problema per i produttori e l’industria zoomangimistica, in particolare per quella dedicata all’alimentazione delle bovine da latte.
«È ormai consolidato che il territorio sta subendo gli effetti di un cambiamento climatico in cui annate particolarmente siccitose possono ripetersi sempre più frequentemente – prosegue Verlicchi -. Partendo da questo presupposto, gli imprenditori agricoli dovranno rivedere la propria pianificazione produttiva prendendo in esame elementi come la vocazionalità colturale, le condizioni climatiche e pedologiche, la disponibilità idrica, la possibilità o meno di irrigare con impianti che consentano la massima efficienza e razionalità economica, e così facendo possono individuare gli ordinamenti colturali più adeguati sia dal punto di vista produttivo sia economico. Essendo prossime le semine dei cereali primaverili, è da tenere in considerazione, la coltura del sorgo bianco, in quanto in termini di disponibilità idrica non è molto esigente, inoltre presenta una buona resistenza alle malattie fungine. Da un punto di vista economico poi, negli ultimi anni si è dimostrata valida anche in termini di PLV e di redditività».
Il sorgo è una delle piante cerealicole più importanti e viene coltivato in prevalenza nelle aree aride e semiaride del pianeta. In Italia, la coltura è praticata principalmente in Emilia Romagna e nelle regioni Centrali, soprattutto nelle Marche. Questa coltura si è diffusa nelle zone caratterizzate da terreni argillosi e profondi, con disponibilità irrigue del tutto assenti o insufficienti per consentire la coltivazione del mais.
Per portare un ulteriore vantaggio in termini di reddito ai produttori agricoli, Terremerse, come ha già fatto da anni per il frumento tenero e duro, perseguendo una propria politica di valorizzazione delle produzioni cerealicole, proporrà dei contratti di coltivazione sul sorgo, fatti sulla base di Accordi commerciali con primarie industrie zootecniche. Tali Accordi sono tesi a dare, oltre alla garanzia di collocazione della produzione, una buona redditività della coltura partendo da una analisi dei costi di produzione.

«Proseguendo nella politica di valorizzazione commerciale delle produzioni cerealicole, attraverso i contratti di coltivazione, cogliamo l’occasione di questo articolo per informare che con strutture cooperative della filiera cerealicola abbiamo avviato un progetto di qualificazione della filiera del frumento tenero per l’industria alimentare. – sottolinea il direttore Verlicchi -  Il percorso che ci vede direttamente coinvolti si pone i seguenti obiettivi:
ampliare e strutturare la programmazione e la produzione dei cereali destinati all’industria alimentare coinvolgendo i soggetti che operano a livello nazionale;
ideare nuove referenze innovative nei prodotti da forno rispetto alla qualità, alla salute, all’accorciamento della filiera, da proporre e condividere anche con la GDO;
fornire garanzie di qualità ai prodotti industriali da forno attraverso l’impiego di farine a marchio “Q.C. Qualità Controllata RER” ottenute da produzioni integrate;
sviluppare il biologico nei segmenti dei prodotti industriali da forno attraverso l’impiego di farine ottenute da produzioni biologiche;
sviluppare le sinergie tra le cooperative interessate, sviluppare maggior valore per il consumatore e a valle della produzione da redistribuire equamente lungo la filiera.
L’obiettivo che ci poniamo è quello di presentare delle proposte commerciali ai nostri Soci già dalle prossime
semine autunnali».